sabato 23 aprile 2016

Una petizione contro l'ennesimo favore ai costruttori da parte del Commissario Prefettizio Tronca, in una situazione in cui i comportamenti dei palazzinari sono stati gravissimi e si dovrebbe SOLO procedere alla decadenza della convenzione urbanistica ed all'acquisizione al patrimonio capitolino degli immobili realizzati !! FIRMATELA senza indugi !! Inoltre, alle prossime elezioni comunali date il vostro voto TENENDO BEN PRESENTE CHI ha, da Veltroni ad Alemanno e Marino, consentito in passato ai palazzinari di imporre il loro arbitrio nei nostri quartieri, riempiendo di cemento le periferie della nostra città !!

RICEVIAMO E MOLTO VOLENTIERI PUBBLICHIAMO:
Cari amici, care amiche,
per 12 anni i costruttori Bellavista Caltagirone e Mezzaroma non hanno fatto le opere di urbanizzazione relative al palazzo di vetro di piazza dei Navigatori e all'albergo di via Giustiniano privando il quartiere di un asilo, un mercato, un parco giochi ed altro ancora e lasciando le aree in abbandono.Lo scorso novembre i giornali avevano dato una buona notizia: la convenzione sarebbe stata finalmente revocata.
Ma non era vero! Il commissario Tronca invece di revocare la convenzione e acquisire gli immobili al patrimunio comunale ha aperto, con chi ha già violato tutti gli accordi, una "trattativa" per trovare una "transazione". Insomma un bel condono.  
Evidentemente per i costruttori la legalità è un optional, per loro si trova sempre "una via di uscita".
Già mille cittadini e cittadine hanno sottoscritto una petizione per fermare questo ennesimo condono.Chiediamo anche al vostro comitato/associazione/organizzazione di aderire. 
Fabio Alberti
 
Se volete conoscere l'intera storia potete leggerla qui 
Gentile sig. commissario,
come lei saprà i costruttori Bellavista Caltagirone e Mezzaroma, dovevano realizzare opere di urbanizzazione per un valore di 12 milioni di euro come corrispettivo per la costruzione di un edificio per uffici in piazza dei Navigatori e un albergo in via Giustiniano, ma in 12 anni non lo hanno fatto, a garanzia delle opere hanno presentato una fideiussione falsa ed affittato illegalmente parte degli edifici.
Al danno recato dal pesante intervento edilizio e dall'abbandono in cui ora versa l'area, si aggiunge la beffa della mancata realizzazione di un asilo, un parco pubblico, giochi per bambini, del nuovo mercato e delle altre opere previste, tra cui il sottopasso della Colombo che potrebbe salvare tante vite umane.
Considerata la gravità dell'inadempienza il Dipartimento Programmazione e Attuazione urbanistica di Roma Capitale il 18 novembre 2015, ha comunicato alla proprietà "l'avvio del procedimento di decadenza per inadempimento della convenzione urbanistica" e la conseguente "diretta  acquisizione al patrimonio capitolino degli immobilirealizzati".
Le scriviamo perché ci è stato segnalato che, invece di procedere agli atti successivi: la revoca della convenzione e l'incameramento dei beni, sarebbero in corso incontri con la proprietà inadempiente per ricercare una cosiddetta "transazione" che potrebbe addirittura portare ad ulteriori costruzioni.
Se questi signori non hanno mantenuto gli impegni in 12 anni, perché dovremmo fidarci adesso?
Sarebbe inoltre un gravissimo precedente. Si sancirebbe infattil'impunità di chi fa scempio della legalità, ed approfitta della mancanza di controlli per arricchirsi, certo della propria intoccabilità. Nessun costruttore farà più opere di urbanizzazione a Roma se "tanto poi tutto si aggiusta".
Nello stesso tempo si priverebbe il comune della possibilità di acquisire beni che potrebbero permettere di realizzare direttamente le opere che il quartiere aspetta da tanto tempo. 
In ogni caso questa cosiddetta "transazione" esulerebbe dai compiti del commissario, che sono di ordinaria amministrazione.
La invitiamo pertanto a sospendere qualsiasi "trattativa" con i proprietari inadempienti e a vigilare sugli uffici affinché la procedura di decadenza della convenzione sia portata a termine nel più breve tempo, anche per evitare di causare alla collettività un danno patrimoniale oltre che morale.
Starà alla nuova amministrazione, democraticamente legittimata dalle elezioni, decidere, di concerto con i cittadini, come destinare gli immobili acquisiti (abbatterli, destinarli ad uso pubblico o affittarli per finanziare le opere di urbanizzazione). 

Il CDQ Salviamo Talenti aderisce senz'altro all'iniziativa, segnalando ai cittadini che, soprattutto sulla base di comportamenti del genere vanno valutate le forze politiche che hanno amministrato la cottà, da Veltroni ad Alemanno a Marino.