venerdì 25 novembre 2011

FINALMENTE UNO STOP DELLA CORTE DI CASSAZIONE AL PROSEGUIMENTO DELLA DEVASTAZIONE DEI NOSTRI QUARTIERI E DEI NOSTRI TERRITORI DA PARTE DEL CEMENTO. UN COMUNICATO DI ITALIA NOSTRA

RICEVIAMO E MOLTO VOLENTERI SIAMO LIETI DI RILANCIARE QUI:
COMUNICATO  STAMPA
Roma,25.11.11
FINALMENTE UNO STOP ALLE COSTRUZIONI DOVUNQUE VENGANO    OFFESI INTERESSI PROTETTI : CENTRI STORICI, AREE PROTETTE,AREE ARCHEOLOGICHE, PARCHI.
DECISIVA SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE

ITALIA NOSTRA ROMA esprime tutta la sua riconoscenza e stima ai membri della terza sezione penale della Corte di Cassazione che, con la loro sentenza (n.42065/2011), hanno finalmente stabilito che il giudice ordinario possa discostarsi dalle decisioni del giudice amministrativo se ravvisa, nelle decisioni prese dagli enti locali, la violazione del diritto dei cittadini di godere dei beni protetti.
Finalmente un atto che riporta legalità costituzionale alle aree tutelate : centri storici, aree protette, aree archeologiche, parchi che, in questi ultimi anni, hanno subito continue distruzioni per privilegiare  interventi edilizi privati, ma purtroppo anche pubblici.

La decisione della Corte di Cassazione conferma il sequestro preventivo, disposto dal giudice ordinario, di un’area di parco pubblico, nel centro storico di Genova, dove erano in corso lavori di realizzazione di un parcheggio interrato. Anche se i lavori erano stati legittimati dal Consiglio di Stato secondo la Corte di Cassazione il giudice ordinario può legittimamente bloccarli se ravvisa l'esistenza del 'fumus' obiettivo di una violazione che offende interessi protetti".
La Corte nel respingere il ricorso presentato dalla società che stava eseguendo i lavori ha fatto notare nelle motivazioni che “interventi che incidano sulla conservazione e l'integrita' del bene storico sono possibili e, dunque, autorizzabili esclusivamente qualora essi mirino a valorizzare o meglio utilizzare il bene protetto, anche mediante modifiche d'uso che ne salvaguardino, pure in una prospettiva di adeguamento al mutare delle esigenze, la natura ed il valore".
 Queste caratteristiche - scrive la Corte - di fatto non sono state rispettate dato che "gli interventi sul bene protetto non sono stati progettati e realizzati con la finalita' di salvaguardare e valorizzare la sua natura storica e di attualizzare la destinazione pubblica che gli appartiene, bensi' con la finalita' di soddisfare beni e interessi diversi che con quella natura e quella destinazione non hanno relazione alcuna e, anzi, si caratterizzano in concreto come interessi contrapposti".
Il caso del parco dell’Acquasola nel centro storico di Genova (per salvarlo la sezione di Italia Nostra ha combattuto da anni con i cittadini) secondo i giudici “è paradigmatico dei rapporti esistenti nel nostro Paese tra beni collettivi, diritti e interessi individuali, azione della pubblica amministrazione o, meglio delle pubbliche amministrazioni, e attribuzioni del giudice ordinario”

Questa sentenza veramente rivoluzionaria non ha bisogno di commenti.
Per info . 338.1137155
COMUNICATO FINALMENTE STOP ALLE COSTRUZIONI SELVAGGE  DOVUNQUE SI OFFENDANO INTERESSI PROTETTI.docCOMUNICATO FINALMENTE STOP ALLE COSTRUZIONI SELVAGGE DOVUNQUE SI OFFENDANO INTERESSI PROTETTI.doc
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