UN NOSTRO COMMENTO:
Nonostante la gravissima crisi del Mercato
immobiliare, testimoniata solo nei nostri quartieri da decine di migliaia di
appartamenti nuovi ed invenduti, in
questi ultimi mesi si è assistito ancora nel Municipio III, già letteralmente
martoriato negli anni scorsi da milioni di metri cubi di nuova edilizia
residenziale (Porta di Roma, Parco Talenti, Bufalotta, etc.), all'avvio o al tentato avvio di altri nuovi
progetti immobiliari, primo fra tutti quello previsto dalla delibera di Giunta
Comunale n. 127/2013, stoppata dall’ordine del giorno presentato dal Movimento
5Stelle ed approvato all’uninanimità nel consiglio del Municipio III, e poi
dall’ordine del giorno che chiede alla Giunta la revoca della delibera
(definita la Nuova Delibera
Bufalotta, in ricordo della delibera di G.C. 218/2007), approvato in data 8
ottobre 2013 da parte del Consiglio Comunale.
Ma a parte questo ricordiamo anche:
- il devastante progetto noto come Le Case dell'Aereonautica dentro il Parco delle Sabine, che starebbe andando avanti;
- il progetto noto come Bufalottina, per il quale sino stati già avviati pesanti interventi di trasformazione del territorio;
- ed ancora impianti sportivi nel verde pubblico del Parco delle Sabine, per iniziativa del solito Ing. Toti, già Toti-Lamaro, più volte beneficato da parte della Giunta Veltroni a Porta di Roma (Delibera-Memoria di Giunta Comunale n. 354 del 21.12.2012);
- la realizzazione che prosegue dei due mega-interventi immobiliari di Rione Rinascimento 3° e Rione Rinascimento 4°-via Giacosa a Talenti, a ridosso strettissimo dell’edilizia esistente, con da un lato ben 1.500 appartamenti a ridosso della parte storica di Talenti (nel cosiddetto Ecomostro di Corviale sono SOLO 1.202), e dall’altro un muro lungo 100 metri ed alto dieci piani che sta togliendo visibilità ed aria al quartiere di via Giacosa-Rovetta-Pirandello esistente da oltre 60 anni.
Il tutto mentre rischia di abbattersi sulle
periferie di Roma l'ulteriore ondata di cemento sciaguratamente prevista dal
PIANO CASA della Regione Lazio, solo in parte rettificato dalla giunta
Zingaretti, che viola addirittura la carta costituzionale, in quanto prevede
cemento per ogni in deroga ai PRG vigenti, saltando addirittura il controllo
democratico dei vari consigli comunali !
A fronte di tutto questo le giunte Veltroni e
poi Alemanno hanno sistematicamente violato nella sostanza, e sovente anche
nella forma il regolamento per la partecipazione della cittadinanza alla
trasformazione urbana approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 57/2006.
All’obbligatorio procedimento partecipativo
NON sono stati sottoposti NE’ il mega insediamento residenziale di Riona
Rinascimento 3° (Delibere di C.C. 83/2000, 44/2003), approvato con accordo di
programma fra comune di Roma e Regione Lazio nel 2010, NE’ l’altro devastante e
vero e proprio ECOMOSTRO di Rione Rinascimento 4°, che sta erigendo un muro di
cemento lungo oltre 100
metri ed alto 10 piani davanti a fabbricati esistenti da
oltre 60 anni a cui vengono precluse luce ed aria ! Ad una richiesta di accesso
agli atti da parte della cittadinanza, in data giugno 2013, il Dipartimento
Programmazione ed Attuazione Urbanistica NON ha dato a tutt’oggi riscontro !
Quando poi il procedimento partecipativo è
stato condotto, nonostante il parere unanimanente contrario del consiglio municipale,
e la ferma opposizione della cittadinanza, la giunta Alemanno, ha tentato
comunque di far approvare in consiglio comunale la contestata proposta, fermata
solo dalla battaglia condotta dalle opposizioni e dai CDQ contro l’ultima
ondata di delibere urbanistiche della giunta Alemanno. Insomma, il territorio è
stato lasciato in piena balia dei palazzinari !!!
Il tutto senza apprezzabili prospettive di
rilancio dell’economia, ma solo di temporanei ristori per posizioni debitorie
nei confronti delle banche ormai quasi senza possibilità di rientro…Anzi….
Drammatica in proposito la situazione di due
ambito territoriali prossimi a Roma, Marche ed Abruzzo, ove, essendo andate
avanti a finanziare ancora il settore dell’edilizia residenziale nuova fra 2010
e 2012, sono in gravissima crisi e sono state ormai commissariate da Banca
d'Italia due pilastri del credito in quelle aree, ossia Banca Marche,
controllata dalle Fondazioni Casse di Risparmo di Iesi-Pesaro-Macerata, e TERCAS -Cassa di Risparmio di Teramo !
Drammatica la situazione della TERCAS,
esposta sul fronte dell'ormai celebre fallimento DI MARIO, quello del
DIMA-Bufalotta, per una somma che pare ormai superiore ai 300 milioni di euro….ma
che ancora non trapela !
In una intervista a La Repubblica-Cronaca
di Roma del 20 settembre scorso l’assessore all’Urbanistica del comune di Roma
Giovanni Caudo, a fronte del drammatico dato su 900 permessi di costruire NON
ritirati ad oggi, aveva dichiarato che per sbloccare la situazione, a fronte di
colloqui intercorsi con le banche, la soluzione sarebbe che “le banche
sarebbero disposte ad aumentare la loro disponibilità al credito verso le imprese
a fronte di una maggiore presenza di garanzie del sistema regionale”.
Ebbene, nelle Marche E’ AVVENUTO, il sistema
regionale ha continuato a premere ancora fra 2010 e 2012perché Banca Marche
continuasse ad erogare finanziamento al settore immobiliare in devastante
crisi….., ed ora STA FALLENDO Banca Marche !
A fronte dell’enorme invenduto di nuova
edilizia residenziale, anche nel nostro Municipio III, e a fronte della
drammatica crisi economica attuale, è assolutamente irrealistico che si possa
pensare ad una riduzione dell’invenduto nuovo in tempi ragionevoli, tanto che
l’obiettivo dichiarato dallo stesso assessore Caudo di “ridurre del 20% le
giacenze (di invenduto) entro l’anno”, come dichiara nella suddetta intervista,
appare solo una pia speranza, del tutto avulsa da quelle che sono le reali
prospettive del mercato !
Intanto in Spagna lo Stato, che è subentrato
a tante banche ormai fallite, come rischia di accadere anche da noi, sta
avviando le demolizioni del nuovo invenduto, sovente di scarsa qualità
costruttiva, in quanto non conviene farne la manutenzione (Fatto Quotidiano, 4
novembre 2013) !!!
Esattamente come sta succedendo anche negli
Stati Uniti, dove demolire le case nuove invendute COSTA MENO che farne
manutenzione !
Bisogna
avere il coraggio di guardare il faccia la realtà: NON si rilancia l’economa
continuando ad aiutare aziende costruttrici decotte, e continuando ad
autorizzare nuovi interventi edilizi nei nostri quartieri periferici ormai al
collasso di viabilità e vivibilità.
A fronte di oneri concessori POCHI (perché i
nostri palazzinari pagano oneri risibili !), maledetti e subito, da destinare
magari a tappare i buchi del comune di Roma in altri settori, o magari nella
stessa spesa corremte (!), non ci sarebbero neanche più soldi per realizzare in
seguito i necessari servizi e la viabilità che per quei nuovi nuclei dovrebbero
essere poi realizzati, condannandoli quindi sin dalla nascita alla condizione
di ghetti invivibili !
Come è ben noto all’assessore Caudo la
condizione debitoria del comune di Roma è infatti drammatica, con il debito
consolidato di oltre 12 miliardi di euro della sinora troppo opaca gestione
commissariale, gli 867 milioni di ulteriore debito che la Giunta Marino ha ereditato da
Alemanno, una tassazione locale fra le più alte d’Italia, con una addizionale
IRPEF comunale dello 0,5%, a cui se ne somma un’altra per il debito
commissariato dello 0,4%, con il che Roma è diventata l’unico comune italiano a
sfondare il tetto dello 0,8% previsto per legge, non dimenticando l’addizionale
regionale dell’1,73%, la quale –in assenza di differenti risorse- rischia di
crescere di un ulteriore 0,6% nel 2014 e di un ulteriore 1 % nel 2015, portando
la tassazione dell’area di Roma a livelli veramente insopportabili.
Va ricordato che negli Stati Uniti, a fronte
di una crescita dei livelli di imposizione del genere, e del crollo della
qualità dei servizi, si sono avviati generalizzati ed imponenti fenomeni di
esodo dalle città (ec. Detroit, etc.), come peraltro a Roma sta ormai accadendo
da un ventennio, un fenomeno che si sta già adesso pesantemente accentuando.
Bisogna in proposito avere il coraggio di riconoscere
che, se il Dipartimento Urbanistica del comune di Roma continuerà a rilasciar
autorizzazioni a costruire sulla base di un PRG assolutamente sovradimensionato
e di ulteriori previsioni del Piano Casa della Regione Lazio del tutto
incostituzionale, che operano addirittura in deroga ad esso, i relativi servizi
e collegamenti, in considerazione dell’entità oggi francamente ridicola degli
oneri concessori, dovranno essere pagati con una ulteriore imposizione fiscale
sui tutti cittadini, che NON possono tuttavia più continuare a sostenere regali
ormai insopportabili del genere ai soliti palazzinari !
Per tutti questi motivi la Giunta Marino deve avere il
coraggio di avviare l’iter per una variante al vigente PRG, che imponga un
blocco a nuova edilizia residenziale in assenza di collegamenti e servizi,
obbligando così anche i costruttori ad orientare gli interventi residui
esclusivamente nel recupero di qualità dell’edilizia esistente, ed eliminando
dalle NTd’A il famigerato articolo sulle altrove inesistenti “compensazioni
immobiliari”, parto della fervida fantasia delle giunte Rutelli e Veltroni a
favore dei soliti noti, come finalmente l’assessore Caudo ha dichiarato di
voler fare.
Solo così i nostri disinformati ed attardati
palazzinari possono essere costretti ad avviarsi su quella via della
“rigenerazione urbana” che l’assessore stesso dichiara, con il sindaco Marino e
la Giunta Comunale di Roma, di voler promuovere.
Roma – Municipio III, li 5 maggio 2014
CDQ Salviamo Talenti
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